Tutti coloro che decidono di optare per un intervento di otoplastica Milano potrebbero non conoscere a fondo questo tema e ricercare informazioni in modo da avere delle linee guida al momento di confrontarsi con il chirurgo plastico che dovrà aiutarli a correggere il loro problema. Questo articolo allo scopo di dare qualche elemento fondamentale ai candidati per l’otoplastica, ovvero coloro che hanno dei difetti alle orecchie. L’otoplastica è un intervento di chirurgia estetica, perciò volto ad andare a correggere l’aspetto di una determinata parte del corpo, in questo caso le orecchie.

Le orecchie sono organi deputati a udire, perciò hanno una loro funzionalità, ma tutti coloro che vogliono andare a correggerle esteticamente in genere ci sentono benissimo, cioè il difetto estetico non va a compromettere la funzionalità e la capacità di ascolto. Purtroppo, i difetti estetici imputabili alle orecchie sono particolarmente sentiti dal punto di vista psicologico, anche perché sono difetti che si sviluppano prima dei cinque anni di età, perciò le persone che arrivano dal chirurgo estetico per andare a correggerli hanno un passato di grosso dolore psicologico, ricordi di prese in giro risalenti all’epoca della scuola. Le orecchie da correggere sono quelle che hanno una inclinazione superiore ai 35°, oppure che risultano molto grandi e le tecniche di otoplastica che vengono utilizzate sono due in particolare: quella classica che prevede una incisione nella parte posteriore dell’orecchio e che è volta a rimuovere la cartilagine in eccesso e a rimodellare e rendere simmetriche le orecchie.
Tutte le persone che hanno paura del bisturi, potrebbero richiedere al chirurgo un approfondimento rispetto alla seconda tecnica mediante alla quale si possono andare a correggere le orecchie: l’otoplastica incisionless.
Naturalmente ci sono differenze di risultato ed è per questo che ancora oggi il metodo classico è molto adottato nei casi soprattutto più gravi. Difatti, l’otoplastica incisionless funziona senza ricorrere al bisturi, senza togliere una parte di cartilagine, semplicemente inserendo un ago e operando dall’interno per correggere la postura e l’angolazione delle orecchie.
Il problema è che laddove le orecchie sono troppo grandi e troppo inclinate i risultati poi non possono essere così risolutivi: tutto dipende molto dalla situazione personale e solamente il chirurgo che abbiamo scelto potrà dirci i vantaggi e gli svantaggi di un metodo piuttosto che dell’altro e consigliarci la strada da seguire.
Molti genitori scelgono di far operare i propri figli appena si rendono conto che le orecchie sono causa di disagio soprattutto quando si tratta di farli confrontare con l’aspetto della socialità all’interno della propria vita.
Siccome le orecchie finiscono di svilupparsi a cinque anni, più o meno l’età in concomitanza con l’inizio delle scuole elementari, possono insorgere dei problemi di accettazione ed integrazione con i propri coetanei.
Per questo molti genitori particolarmente lungimiranti cominciano già ad informarsi sulle possibilità che hanno a disposizione per andare incontro alla sofferenza del proprio figlio. L’intervento è rapido e semplice, in età adulta non richiede nemmeno l’anestesia generale ed il recupero è molto veloce.
Basta fissare un primo colloquio con il medico per cominciare l’iter.